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Martedì, 17 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

Da retribuire al lavoratore la festività non lavorata

La gestione delle festività nazionali differisce in base alle modalità con cui viene retribuito il dipendente

/ Daniele SILVESTRO

Lunedì, 17 aprile 2023

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Nella gestione del rapporto di lavoro e, in particolare, nell’elaborazione dei cedolini paga, il datore di lavoro deve porre particolare attenzione alle festività nazionali, civili e religiose, come individuate dagli artt. 1 e 2 della L. 260/49. Tra queste, quelle che dovranno essere gestite nei prossimi cedolini sono: il lunedì dell’Angelo (lunedì 10 aprile), l’anniversario della Liberazione d’Italia (martedì 25 aprile), la Festa dei lavoratori (lunedì 1° maggio) e la Festa della Repubblica (venerdì 2 giugno).

Nelle giornate di festività infrasettimanali il lavoratore dipendente ha il diritto di astenersi dal lavoro, conservando la retribuzione, mentre il datore può richiedere la prestazione solo con la stipula di un accordo individuale. Secondo la giurisprudenza, infatti,

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