Detrazione IVA per l’oro da investimento anche se lavorato da terzi
Nel caso di lavorazione in conto terzi, è necessario conservare il «marchio di identificazione»
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18333 depositata ieri, ha affermato che può essere riconosciuto il diritto alla detrazione dell’IVA in capo ai soggetti passivi che producono o trasformano oro in oro da investimento.
Il diritto alla detrazione spetta tanto nel caso in cui le lavorazioni siano curate dai soggetti passivi in parola, quanto nel caso in cui esse siano eseguite da terzi per loro conto.
In questa seconda ipotesi, però, è necessario che i beni conservino il c.d. “marchio di identificazione” di cui all’art. 7 del DLgs. 251/99.
Secondo la Cassazione, nella fattispecie si applica la deroga al regime di indetraibilità dell’IVA “a monte” previsto, a carattere generale, per le operazioni esenti da imposta (quali le cessioni di oro da ...
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