Incentivi all’uso dell’IOSS per le vendite a distanza di beni importati
Mercoledì, 14 maggio 2025
Nella giornata di ieri, 13 maggio, il Consiglio Ecofin ha adottato l’orientamento generale sul progetto di direttiva che, modificando la “direttiva IVA”, mira a incentivare l’uso del regime speciale Import One Stop Shop (IOSS) per le vendite a distanza di beni importati nell’Ue.
L’obiettivo è quello di semplificare e rendere più efficiente la riscossione dell’IVA sui beni importati. Nello specifico, viene previsto che se i fornitori (o i fornitori presunti) effettuano vendite potenzialmente rientranti nell’IOSS senza essere registrati al regime speciale, risultano debitori dell’IVA all’importazione e dell’IVA sulle vendite a distanza di beni importati negli Stati membri di destinazione finale dei beni, con la conseguenza che dovrebbero registrarsi in ciascuno Stato membro o in alternativa, nel caso di fornitori extra-Ue, designare un rappresentante fiscale nell’Unione.
Tali misure dovrebbero quindi incentivare il ricorso all’IOSS, in quanto tale regime (c.d. sportello unico per le importazioni) consente ai fornitori di semplificare la dichiarazione e il pagamento dell’IVA per i beni importati, registrandosi in un unico Stato membro anche quando vengono effettuate vendite nell’ambito dell’Unione.
Si rileva che il progetto di direttiva rappresenta una soluzione alternativa rispetto alla proposta, inizialmente inserita nel “pacchetto sull’IVA nell’era digitale”, che prevedeva di rendere l’IOSS obbligatorio. Inoltre, le nuove misure contribuirebbero a rendere più chiaro il quadro di riferimento per i negoziati in corso sulla riforma doganale nell’Ue, la quale include tra i suoi obiettivi anche l’eliminazione della soglia di 150 euro per l’utilizzo dell’IOSS.
Per quanto riguarda le prossime tappe, si sottolinea che il testo di compromesso dovrà essere sottoposto al parere del Parlamento europeo e in seguito adottato formalmente dal Consiglio Ue prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
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