Nel risparmio amministrato cripto-attività valutate al costo medio ponderato
In assenza di idonea documentazione in sede di deposito, l’intermediario assumerà come costo un valore pari a zero
Con la risposta n. 135, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sul trattamento fiscale delle plusvalenze da cripto-attività detenute in risparmio amministrato presso una società iscritta nel Registro operatori valute virtuali. La medesima, mediante la propria piattaforma di scambio, rende disponibile alla propria clientela una serie di prodotti e servizi inerenti alle cripto-attività, tra cui servizi di exchange, staking e custodial wallet.
In applicazione dell’art. 67 comma 1 lett. c-sexies) del TUIR, le plusvalenze realizzate e gli altri proventi percepiti per effetto di operazioni aventi a oggetto dette cripto-attività, comunque denominate, sono imponibili come redditi diversi per le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici.
Al riguardo, si ...
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