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Lunedì, 16 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL PUNTO / IAS

Nel conferimento ai fini fiscali l’avviamento segue l’azienda cui si riferisce

Tale posta, tuttavia, potrebbe mutare classificazione nel bilancio del soggetto conferitario

/ Andrea ALBERTI e Guerino RUSSETTI

Lunedì, 16 giugno 2025

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Le sorti dell’avviamento in occasione di operazioni di conferimento di azienda sono state oggetto di numerosi documenti di prassi ministeriali nonché di copiosa e approfondita dottrina.

Simili operazioni, ai fini delle imposte dirette, “non costituiscono realizzo di plusvalenze o minusvalenze” per effetto della regola di neutralità (di natura essenzialmente quantitativa) contenuta nell’art. 176 del TUIR; in tale contesto la società conferitaria “eredita” i valori fiscali relativi alle poste di bilancio trasferite dal conferente.

Fino all’emanazione del DLgs. 192/2024, in vigore dal 31 dicembre scorso, secondo l’Agenzia delle Entrate, la regola di continuità dei valori fiscali non si applicava all’avviamento, atteso che la circolare n. 8/2010

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