Variazione IVA anche con infruttuosità del concordato preventivo
È differito il termine iniziale per emettere la nota di variazione in diminuzione
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 234, pubblicata ieri, ha fornito alcuni chiarimenti in tema di emissione della nota di variazione IVA ex art. 26 commi 3-bis e 10-bis del DPR 633/72, in pendenza di concordato preventivo.
Nel documento di prassi si precisa che, laddove il cedente/prestatore scelga di non avvalersi della facoltà di emettere la nota di variazione al momento in cui il cessionario/committente è “assoggettato” al concordato, la variazione sarebbe possibile, sulla scorta dell’art. 26 comma 2 del DPR 633/72, anche in un momento successivo, quando il piano di riparto attesti l’infruttuosità della procedura.
Nel caso di specie, il soggetto debitore – dopo una prima istanza di accesso al concordato ex art. 161 del RD 267/42, sfociata ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41