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Oggi la decisione del TAR sulla sospensione delle elezioni

Il tribunale si pronuncerà sull’istanza cautelare collegata al ricorso presentato da tre iscritti all’ODCEC di Latina contro il regolamento elettorale

/ Savino GALLO

Mercoledì, 10 dicembre 2025

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Ancora qualche ora e sapremo se le elezioni per il rinnovo degli Ordini locali dei commercialisti si terranno, come da programma, i prossimi 15 e 16 gennaio, o se il procedimento elettorale sarà sospeso e rinviato a data da destinarsi. Nella tarda mattinata di oggi, infatti, il Tar del Lazio si pronuncerà sull’istanza di sospensione cautelare collegata al ricorso presentato da 3 iscritti all’Ordine di Latina, che hanno impugnato dinanzi al tribunale amministrativo il regolamento elettorale, chiedendone l’annullamento.

Il ricorso verte sulle modalità di svolgimento delle elezioni. Secondo i tre iscritti all’Ordine di Latina, aver previsto come unica modalità il voto da remoto sarebbe in contrasto con quanto prescritto dal DLgs. 139/2005, che invece contempla “indiscutibilmente” il voto in presenza come modalità principale. Il voto elettronico provocherebbe lo “svuotamento” di tutte le attività di gestione attribuiti agli Ordini dall’art. 21 del DLgs. 139/2005, dato che la piattaforma informatica verrebbe gestita direttamente dal Consiglio nazionale. In più, ci sarebbe un’ulteriore criticità legata al mancato rispetto dei principi di personalità, segretezza e sicurezza del voto, considerato che il regolamento nulla dice rispetto agli standard di sicurezza, al trattamento dei dati e alla conservazione dei voti espressi dagli iscritti.

Sul voto elettronico, dunque, si gioca il futuro a breve termine della categoria, e non è solo una questione di date. Spostare le elezioni più avanti, infatti, potrebbe dare ad altri il tempo di organizzarsi e modificare scenari che, a 5 giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle liste, sono più o meno definiti. A Messina, ad esempio, ad oggi, sarebbero in corsa due liste, con candidati Presidenti Enrico Spicuzza e Francesco La Fauci, ma il Presidente uscente, Francesco Vito, non esclude di mettersi al lavoro per la presentazione di un proprio progetto in caso di sospensione delle elezioni.

Lo stesso potrebbe accadere a Verona, dove al momento ci sarebbe un’unica lista, che fa capo al Vicepresidente uscente Alberto Castagnetti, ma la Presidente Terragni, che al momento non sembrerebbe intenzionata a ricandidarsi, potrebbe anche tornare sui suoi passi. E anche a Palermo potrebbe cambiare qualcosa all’interno di uno scenario che vede il Presidente uscente, Nicolò La Barbera, al lavoro per una lista di larghe intese, sulla falsariga di quanto pare si sia riuscito a fare a Napoli (lista unica che fa capo all’ex Presidente dell’Unione giovani Matteo De Lise) e a Firenze (lista unica presieduta dall’uscente Enrico Terzani). Altra lista unica a Bari: a guidarla Ruggiero Pierno, Segretario dell’Ordine due mandati fa, ai tempi della presidenza de Nuccio.

A Roma, Torino e Bologna pare che le liste possano essere addirittura tre. Nella Capitale dovrebbero sfidarsi Andrea Borghini, attuale Presidente della Fondazione Telos, Claudio Miglio e Federico De Stasio, Consigliere uscente in quota minoranza. A Torino, l’attuale Tesoriere del CNDCEC, Salvatore Reglabuto, dovrebbe vedersela con le liste guidate da Carlo Regis e Mario Busso; mentre a Bologna dovrebbero contendersi la guida dell’Ordine Vittorio Melchionda, Sebastiano Resta e Luca Tommasini, ma anche qui non è detto che una eventuale sospensione delle elezioni non possa rimescolare le carte.

Due, invece, le squadre che si contenderanno l’Ordine di Milano: una fa capo ad Alessandro Savorana, Presidente del centro studi dell’ODCEC; l’altra a Edoardo Ginevra, Presidente in carica dell’AIDC e già candidato alle ultime elezioni contro Marcella Caradonna. Stessa situazione a Catania, Ordine attualmente commissariato: i due sfidanti dovrebbero essere Giovanni Privitera e Marilù Fragalà, entrambi con esperienze pregresse all’interno del Consiglio territoriale.

Due donne in corsa per la presidenza dell’Ordine anche a Parma e Trento. Nella Città emiliana una lista dovrebbe essere guidata da Anna Maria Gherardi, Tesoriere uscente, mentre nel capoluogo trentino si lavora attorno al nome di Laura Costa. In entrambi i casi, non è ancora chiaro se ci sarà una seconda lista oppure no. Possibile che qui, come in altri territori, si aspetti la pronuncia del Tar per capire quanto margine ci sia per un progetto alternativo. Un’ulteriore riprova di quanto possa pesare la decisione di quest’oggi. Non a caso, a cinque giorni dalla scadenza del 15 dicembre (30 giorni prima delle elezioni), in molti territori le liste, ancorché definite, non sono ancora state depositate.

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