Certificato elettronico per la non imponibilità IVA degli acquisti di organismi internazionali
Il certificato che conferma l’applicazione del regime di “esenzione” IVA (“non imponibilità”, secondo la terminologia italiana) per gli acquisti effettuati dagli organismi internazionali e dagli altri enti di cui all’art. 151 della direttiva 2006/112/Ce dovrà essere rilasciato in formato elettronico e non più in forma cartacea.
È questa la principale novità contenuta nel pacchetto legislativo presentato dalla Commissione europea l’8 luglio scorso.
La norma interna di riferimento è l’art. 72 del DPR 633/72, che prevede, appunto, la non imponibilità IVA per le operazioni effettuate verso determinati organismi, quali sedi diplomatiche e consolari, Unione europea, NATO, organismi internazionali riconosciuti, ecc. La proposta di modifica ha lo scopo di ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Infatti, digitalizzando il processo di creazione e di sottoscrizione del suddetto certificato, previsto dall’art. 51 del Reg. Ue 282/2011, si punta a ridurre i costi amministrativi per gli operatori economici nel lungo periodo.
Peraltro, l’iniziativa risulta in linea con quanto previsto ai fini dell’esenzione dalle accise, posto che in tale ambito sono già applicabili procedure elettroniche.
Le nuove disposizioni, se approvate, sarebbero applicabili dal 1° luglio 2026, lasciando però la possibilità di continuare a utilizzare la versione cartacea del certificato fino al 30 giugno 2030.
Nell’ambito della proposta viene altresì chiarito che se, a seguito del rilascio del certificato, l’ente o la persona destinataria dell’esenzione per i suoi acquisti si rende conto che le condizioni per il regime di favore non sussistono o sono venute meno, spetta a tale soggetto versare l’IVA dovuta.
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