Amministratore e società responsabili di indebita percezione di benefici contributivi
In caso di condotta omissiva o mendace, reato unitario a consumazione prolungata con benefici concessi o erogati in ratei periodici e in tempi diversi
Si era dato atto nell’estate scorsa di una questione in tema di indebita percezione di erogazioni pubbliche posta dalla Cassazione all’attenzione delle Sezioni Unite (Cass. n. 27639/2024; si veda “Dubbi sui confini del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche” del 29 luglio 2024).
Uno dei quesiti riguardava la qualificazione giuridica del reato previsto dall’art. 316-ter c.p. nell’ipotesi in cui la condotta avesse prodotto un mero risparmio di spesa per effetto del versamento parziale dei contributi previdenziali dovuti per i lavoratori assunti dalla società ricorrente. In secondo luogo, veniva chiesto di pronunciarsi relativamente all’individuazione della natura, unitaria o meno, di tale fattispecie nell’ipotesi di reiterate percezioni
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41