Potenziali criticità per i conferimenti di partecipazioni a realizzo controllato
La rilevanza degli artt. 175 e 177 del TUIR è messa in crisi, almeno letteralmente, dal successivo nuovo art. 178
La peculiare scelta adottata anni addietro dal legislatore delegato per armonizzare le regole fiscali delle operazioni interne di conferimento di partecipazioni con quelle previste per le operazioni di stampo “intracomunitario” ha sempre prestato il fianco a notevoli critiche: nonostante ciò, la logica di funzionamento sottesa, in particolare, all’art. 5 comma 2 del DLgs. 358/97, prima, e all’art. 177 comma 2 del TUIR, poi, si è mantenuta nel tempo, oltre a contaminare dal 2019 le pari operazioni aventi a oggetto azioni o quote “qualificate” di minoranza.
La ratio che accompagna l’applicazione del meccanismo, ovvero la capacità del risultato fiscale per il conferente di dipendere dalle scelte contabili adottate dalla società conferitaria, secondo direttrici,
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