Il principio di effettività regola la partecipazione dei sindacati alle trattative
Emerge la difficoltà di individuare un punto di equilibrio tra la libertà negoziale e la condotta antisindacale
Nel nostro ordinamento non sussiste un principio che imponga al datore di lavoro di trattare con tutte le organizzazioni sindacali su un piano di parità. Tuttavia, l’uso distorto da parte dello stesso datore della libertà negoziale può integrare una condotta antisindacale, laddove risulti produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale dell’organizzazione esclusa.
La Corte d’Appello di Milano ha fatto propri tali principi con la recente sentenza n. 335/2025, cercando un punto di equilibrio che, in assenza di una disposizione legislativa precisa (quale potrebbe essere, ad esempio, “l’introduzione di un obbligo a trattare con le organizzazioni sindacali che superino una determinata soglia di sbarramento”), funga da spartiacque tra legittima
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