Negli eventi pubblici della professione va garantita un’equa rappresentanza di genere
Gentile Redazione,
ieri (il 3 giugno, ndr) oltre 400 colleghi, tra cui numerosi presidenti di Ordini, consigliere e consiglieri degli Ordini territoriali nonché componenti dei CPO Territoriali, hanno deciso di sottoscrivere una lettera aperta rivolta al Presidente del CNDCEC Elbano de Nuccio, alle Consigliere e ai Consiglieri del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e al Comitato Nazionale Pari Opportunità.
La lettera nasce in seguito alla pubblicazione del programma degli Stati Generali della professione previsto per il 10 giugno in Roma, il quale, nella sua versione divulgata ai 132 ODCEC con l’informativa n. 87/2025 (Reg. 5429/2025 30 maggio 2025 ore 13.29.46) non prevedeva la partecipazione di relatrici. Tale impostazione ha suscitato non poca preoccupazione tra molti professionisti, poiché non può considerarsi mera dimenticanza, ma, piuttosto, appare come un segnale di evidente esclusione.
Ci piace precisare che l’attività svolta si inserisce in un framework di valori fondamentali, condivisi da tutti noi, tra i quali proprio il rispetto della parità di genere. Principio sancito, peraltro, dall’Unione Europea oltre che costantemente al centro della nostra attenzione e del nostro impegno. È importante sottolineare che questa iniziativa non ha alcun fine strumentale a fini elettorali ma rappresenta un concreto riconoscimento di un principio universale a cui tutti ci ispiriamo e che intendiamo promuovere in ogni sede. Tantopiù nei contesti che interessano la categoria.
Nel testo, i firmatari evidenziano che non è più accettabile organizzare eventi pubblici sul futuro della professione senza garantire un’effettiva ed equa rappresentanza di genere.
Una visione moderna, credibile e autorevole della nostra categoria deve essere pluralista, aperta e capace di riflettere tutte le sue componenti.
In particolare, l’assenza di voci femminili nei panel pubblici degli Stati generali rappresenta una questione sostanziale, non solo formale. È in gioco la capacità delle istituzioni professionali di proporre un modello di leadership inclusiva, capace di valorizzare la diversità e rappresentare la complessità del mondo professionale, dalle istituzioni centrali ai territori, includendo le associazioni sindacali e chi quotidianamente affronta le sfide della trasformazione.
Per questi motivi, i firmatari hanno chiesto che il programma degli Stati Generali sia ripensato in modo sostanziale e che sia garantito il coinvolgimento di relatrici in ogni panel.
Nella stessa giornata di ieri e poi anche oggi (3 e 4 giugno, ndr) si è appreso, attraverso i social, di importanti integrazioni nel parterre degli ospiti politici. Risultato, questo, evidente dell’accoglimento dell’istanza promossa da oltre 400 colleghi e colleghe firmatarie della lettera aperta citata.
Per questo ringraziamo il presidente di aver prestato attenzione alle nostre richieste.
Ora attendiamo un cambio significativo anche in tutti i panel previsti per gli Stati Generali.
Auspichiamo per il futuro che nessun Consiglio Nazionale trascuri mai i principi evidenziati, nel rispetto di tutti i componenti della categoria: donne, uomini e giovani. Solo attraverso un’attenzione inclusiva e condivisa potremo rafforzare il ruolo e le prospettive della nostra professione.
Roberta Postiglione
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
Maria Pia Nucera
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma
Le firmatarie e i firmatari della lettera
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