Le agevolazioni per l’assegnazione spettano al nudo proprietario
La giurisprudenza ha, però, stabilito principi diversi, che mettono in dubbio la spettanza dei benefici
Le agevolazioni per le assegnazioni ai soci vedono da sempre un punto problematico per le società con partecipazioni gravate dal diritto di usufrutto.
Il problema nasce dall’indicazione dell’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 26/2016 (cap. I, Parte I, § 2) secondo cui “la qualità di socio, ai fini di cui trattasi, va riferita al soggetto titolare della nuda proprietà”.
Si tratta, a quanto consta, di un tema non oggetto di approfondimenti successivi. Una possibile ipotesi potrebbe essere quella per cui ciò riguardi solo il profilo temporale (nell’attuale contesto, il socio – e quindi il nudo proprietario – deve essere tale al 30 settembre 2024). Per contro, potrebbe darsi una diversa lettura tesa a escludere in toto le agevolazioni per l’usufruttuario:
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41