Via libera definitivo al Ddl. sull’intelligenza artificiale
Nella seduta di ieri, con 77 voti favorevoli, 55 contrari e 2 astensioni, il Senato ha approvato definitivamente il Ddl. recante disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale, collegato alla manovra. Il via libera arriva quindi in terza lettura: il disegno di legge di iniziativa governativa era stato già approvato, con modifiche, in Senato e poi, con ulteriori modifiche, dalla Camera e ora è arrivato anche l’ultimo passaggio a Palazzo Madama.
Il testo è teso a introdurre una normativa nazionale in materia che predisponga un sistema di principi di governance e misure specifiche adatte al contesto italiano per mitigare i rischi e cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale (IA). È composto di 28 articoli, atti a sostenere e promuovere lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale che, in armonia con l’apposito regolamento europeo e gli indirizzi governativi e parlamentari nazionali, siano basati su una visione antropocentrica, nonché su principi di trasparenza, responsabilità, equità e rispetto per i diritti fondamentali, che garantiscono un equilibrio tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro impiego dannoso e anche al loro sottoutilizzo.
Tra le disposizioni si segnalano quelle del Capo IV e del Capo V. Nel primo caso si prevedono misure per assicurare la tutela della privacy e dei diritti d’autore, mediante la regolamentazione dell’uso dell’IA per l’estrazione e la manipolazione di contenuti. È inclusa una modifica alla legge sul diritto d’autore per estendere la protezione anche alle opere create con l’ausilio dell’IA.
Il secondo Capo citato riguarda le disposizioni penali. Vengono infatti introdotte modifiche al codice penale per punire l’uso illecito dell’IA. Si introduce la responsabilità penale per chi diffonde contenuti generati con IA in modo ingannevole e per chi utilizza l’IA in modo da compromettere la sicurezza o l’integrità di persone o sistemi.
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