Strategia della Commissione Ue per l’attuazione del «pacchetto ViDA»
Con un documento pubblicato ieri, la Commissione europea ha reso nota la strategia che intende mettere in atto per supportare le imprese e gli Stati membri nell’implementazione del c.d. “pacchetto ViDA”. Il pacchetto è stato adottato nel marzo 2025 ed è finalizzato a modificare il sistema IVA per adattarlo alla nuova era digitale, sfruttando al contempo i progressi tecnologici per ridurre le frodi e semplificare gli adempimenti connessi al tributo (si veda “In vigore le prime misure del «pacchetto ViDA»” del 26 marzo 2025).
Le novità più rilevanti della riforma diverranno efficaci tra il 2027 e il 2030 e prevedono, in termini generali:
- un nuovo sistema di reportistica digitale per le operazioni intra-Ue, fondato sulla fatturazione elettronica;
- l’estensione della regola del “fornitore presunto” alle piattaforme che facilitano la fornitura di servizi di alloggio e di trasporto passeggeri;
- l’introduzione di meccanismi volti a ridurre la necessità di registrazioni multiple nell’Unione ai fini IVA.
Ciascuna di tali misure richiederà una serie di atti legislativi e non legislativi (il documento di ieri ne riporta una elencazione con le relative tempistiche di adozione).
Come evidenziato dalla Commissione stessa, tra le sfide legate all’attuazione del ViDA vi sono non solo lo sviluppo dell’infrastruttura informatica necessaria e il rispetto delle scadenze previste, ma anche la corretta comprensione, da parte di tutti gli attori coinvolti, di come le disposizioni dovranno essere applicate. A tale scopo, viene prospettata, a beneficio degli operatori e delle Amministrazioni fiscali, la pubblicazione di note esplicative dettagliate tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027.
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