I dividendi perdono l’imponibile ridotto al 5%
L’esclusione del 95% dei proventi percepiti potrà essere fatta valere per le sole partecipazioni almeno pari al 10%
Nel Ddl. di bilancio 2026 si profila un mutamento di sistema del regime impositivo dei dividendi per le società, suscettibile di modificare un quadro che, nei suoi principi di base, è stabile dal 2004.
È così destinato all’abbandono il regime generalizzato di imponibilità nel limite del 5% attualmente previsto dall’art. 89 comma 2 del TUIR. Più precisamente, tale regime rimane in vita alla sola condizione che il percipiente abbia una partecipazione diretta al capitale nella società o ente che distribuisce gli utili almeno pari al 10%; per la determinazione di tale percentuale si considerano anche le partecipazioni detenute tramite controllate, tenendo conto dell’effetto demoltiplicativo della catena di controllo. Ciò vale anche per gli utili di fonte estera.
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