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LAVORO & PREVIDENZA

Una volta comunicati, i motivi di licenziamento non si possono modificare

Se il provvedimento è per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro non può invocare in giudizio una giusta causa

/ Francesca TOSCO

Mercoledì, 5 maggio 2010

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In virtù del principio di immutabilità della causa di licenziamento, il datore di lavoro non può modificare in giudizio i motivi addotti a giustificazione del provvedimento espulsivo, comunicati al lavoratore in sede di intimazione dello stesso.

Lo ha stabilito la sentenza n. 10538 del 30 aprile 2010 della sezione lavoro della Corte di Cassazione.

Nel caso in esame, sia il Tribunale che la Corte d’appello avevano dato ragione ad una lavoratrice, svolgente mansioni di interprete in lingua russa e segretaria, la quale era stata licenziata dalla società datrice di lavoro per giustificato motivo oggettivo, a seguito dell’interruzione dei rapporti commerciali tra detta società e la propria committente russa.

La decisione era stata motivata sulla base delle seguenti considerazioni. In primo ...

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