L’autonomia dei periodi d’imposta «frena» l’accertamento induttivo
I dati su cui si basa la rettifica devono essere relativi all’esercizio «accertato»
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16227 del 2010, depositata ieri, 9 luglio 2010, ha confermato l’orientamento secondo cui non sussiste, nell’ordinamento tributario, alcuna presunzione di “supposizione di costanza del reddito”, già affermato con le precedenti sentenze nn. 6579 e 27008 del 2008.
In base a ciò, è stato rigettato il ricorso per Cassazione dell’Agenzia delle Entrate, ove l’Ufficio, in sede di accertamento induttivo ex art. 39, comma 2 del DPR n. 600 del 1973, “ha utilizzato con riferimento al periodo d’imposta 1997 i dati relativi (rectius acquisiti con riferimento) al primo semestre del 2000, così mancando all’onere probatorio su di esso gravante”.
In breve, è vero che l’induttivo “puro” può basarsi ...
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