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LETTERE

Formazione continua: basta sanzioni, meglio un meccanismo «premiale»

Sabato, 26 marzo 2011

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Spettabile Redazione,
riguardo la querelle che in questi giorni sta occupando le pagine del vostro bellissimo quotidiano elettronico, riguardante l’iniziativa degli Ordini maggiori (Roma, Milano, Torino e Napoli) di posticipare al 31 luglio il termine entro il quale gli iscritti possono regolarizzare la propria posizione in merito ai crediti formativi conseguiti nel passato triennio, mi permetto di fornire il mio piccolo contributo.

Io credo che tutto l’assetto attuale, che prevede sanzioni crescenti a carico di chi non rispetta l’obbligo formativo, sia profondamente sbagliato e vada a minare ancora di più il rapporto tra la base, costituita da tanti professionisti che si sentono sempre meno rappresentati sia dai rispettivi Ordini locali di appartenenza che dal Consiglio nazionale.

A mio parere sarebbe auspicabile, in ottica futura, una completa riforma del meccanismo sanzionatorio, trasformandolo dall’attuale metodo punitivo in capo a chi non adempie l’obbligo formativo a uno diametralmente opposto che non preveda alcuna sanzione per gli inadempienti, ma che, al contrario, sia premiale per chi si dimostri virtuoso e adempia al sopracitato obbligo.

In merito all’entità e alla natura di tali premi lascio la palla a chi ha più esperienza e conoscenza di me sia in ambito locale che nazionale.
Ciò che credo con fermezza è che l’adozione di un siffatto meccanismo potrebbe lanciare un segnale chiaro all’opinione pubblica, all’Amministrazione finanziaria e anche, perché no, ad altri ordini professionali, di quanto la nostra categoria, per la quale nutro la più sincera stima e rispetto, sia capace di affrontare i problemi che le si pongono davanti in maniera innovativa e soprattutto unita e coesa, a sostegno e non già in conflitto con i propri iscritti.

Concludo con un’osservazione: da tempo chiediamo all’Amministrazione finanziaria l’adozione di un meccanismo premiale a favore dei contribuenti “virtuosi” incisivo e sostanziale. Bene, perché non dare noi per primi il buon esempio?


Alfonso Mariella
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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