Con l’obbligo di assistenza legale, la mediazione diventa «carta straccia»
Caro Direttore,
leggo gli articoli pubblicati in questi giorni sulla possibile introduzione dell’assistenza legale necessaria nei procedimenti di mediazione e rimango sconcertato, stupito, indignato, arrabbiato, deluso, amareggiato e potrei continuare lungamente.
Mi chiedo come sia possibile introdurre una riforma del nostro ordinamento giuridico basata su uno strumento così innovativo, soprattutto per un Paese di diritto romano, come la mediazione, elogiandone i vantaggi e alimentando la speranza di imprese, cittadini e professionisti, e dopo neanche due mesi pensare di modificarla in maniera così radicale. Solo un incapace o un grande “manovratore” che si fosse già prefigurato questo finale avrebbe potuto farlo.
Oggi, la mediazione obbligatoria è carta straccia: è un istituto cui ci si rivolgerà solo per risolvere liti minori, rappresentati da avvocati che non avranno nessun interesse a conciliare (ma che preferiranno la causa giudiziale o l’accordo tra legali sicuramente più remunerativi, con danno per conciliatori e cittadini), alla presenza di mediatori scarsamente motivati (vedere i compensi per liti inferiori a 5mila euro).
È stata persa un’importante occasione per migliorare il nostro sistema giuridico a vantaggio esclusivo di una categoria professionale e a discapito di professionisti, come noi commercialisti, che hanno immaginato di poter svolgere un’attività nuova e qualificante come mediatori o al fianco dei propri clienti, investendo tempo, denaro e speranze.
In vent’anni di professione, più volte mi sono confrontato con avvocati senza rendermi conto – e ringrazio oggi il Ministro Alfano per avermi illuminato – che fossero dotati di “superconoscenze”, tali da porli al di sopra di qualsiasi altro professionista in ambito giuridico. Perché mai un avvocato può prestare assistenza in contenzioso tributario e un commercialista non può assistere un proprio cliente in un procedimento di conciliazione?
Paolo Baratelli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Busto Arsizio
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