Per la cedolare secca conta l’accatastamento
Con la circolare 26 di ieri, l’Agenzia afferma che la destinazione abitativa dell’immobile non è sufficiente per esercitare l’opzione
L’art. 3 del DLgs. 23/2011 ha introdotto un regime speciale, alternativo all’ordinario regime IRPEF dei redditi fondiari, adottabile per opzione dalla persona fisica proprietaria di un immobile abitativo locato, al di fuori dell’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale, ovvero dal titolare di un diritto reale di godimento sullo stesso (c.d. cedolare secca). Le relative modalità operative sono state, inizialmente, definite con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, il n. 55394 dello scorso 7 aprile, la cui specifica osservanza è stata, poi, chiarita dall’Amministrazione finanziaria con la circ. n. 26 di ieri, 1° giugno 2011.
Il documento ha fornito, in primo luogo, alcune rilevanti precisazioni sotto il profilo soggettivo, ...
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