Con la crisi, conviene puntare sui conti di deposito
Il «pronti contro termine», pur essendo lo strumento più noto, non offre oggi un rendimento tale da coprire l’inflazione
L’approvazione della manovra correttiva in tempi rapidissimi e l’esito positivo degli stress test sul sistema bancario europeo non hanno tranquillizzato i mercati. L’Italia rimane sotto osservazione e i rendimenti dei nostri titoli di Stato stentano a scendere dai picchi raggiunti a inizio settimana. La discesa dei prezzi dei BTP (oltre il 10%), di cui i portafogli delle banche italiane sono carichi (circa 165 miliardi), rischia quindi di mettere in difficoltà il sistema bancario, che potrebbe aver bisogno di nuove iniezioni di capitali se la situazione si protraesse. In tale contesto inevitabilmente il costo del funding aumenterebbe (le emissioni di obbligazioni bancarie dovranno adeguarsi alla remunerazione offerta dal concorrente BTP) con conseguente riduzione dei profitti;
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