ACCEDI
Sabato, 7 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

Posto di lavoro «non soppresso» se le mansioni vengono ripartite ad altri

Inoltre, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è illegittimo se il datore non dimostra l’impossibilità di adibire il lavoratore ad altre mansioni

/ Luca MAMONE

Martedì, 27 settembre 2011

x
STAMPA

In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la soppressione del posto di lavoro non può essere considerata causa di recesso qualora le mansioni del lavoratore licenziato permangano e vengano ripartite fra gli altri lavoratori presenti in azienda.
Questo principio è stato affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 19616 di ieri, 26 settembre 2011.

Nel caso di specie, i giudici della Corte d’Appello rigettavano l’impugnazione di una sentenza con la quale era stata dichiarata l’invalidità, per mancanza di giustificato motivo oggettivo, di un licenziamento intimato a un lavoratore, con successiva condanna dell’azienda alla reintegrazione nel posto di lavoro e al risarcimento del danno provocatogli.
I giudici d’appello avevano infatti rilevato ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU