Nuovo redditometro: due metodi, ma diversa efficacia
L’ufficio può scegliere una ricostruzione sintetica basata sulla spesa sostenuta o su quella coefficientata, con conseguenze sulla prova contraria
Una volta acquisito il concetto della “dinamicità” degli elementi-indice di capacità contributiva nella scala di valori che l’Agenzia delle entrate si appresta a strutturare (si veda “Nuovo redditometro: arriva la «piramide» dei bisogni” del 21 novembre 2011), occorre confrontarsi con l’utilizzo che l’Ufficio procedente farà degli elementi acquisiti.
La questione non è pacifica come potrebbe, all’impronta, apparire, attesa la nuova struttura dell’art. 38 del DPR n. 600/1973, la quale prevede la ricostruzione sintetica declinata secondo lo “spesometro” ovvero il “redditometro”, ai sensi, rispettivamente, del quarto e del quinto comma.
Pertanto, mentre la prima ricostruzione viene effettuata “sulla base delle spese ...
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