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Bodini: «Vessatorio imporre l’invio dell’impronta digitale»

Il consigliere del CNDCEC critica l’obbligo imposto dall’Agenzia delle Entrate e propone di rendere l’invio facoltativo

/ Savino GALLO

Sabato, 21 gennaio 2012

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“Un adempimento inutilmente vessatorio per contribuenti e intermediari”. Claudio Bodini, Consigliere nazionale del CNDCEC con delega all’informatica, descrive così l’obbligo di inviare all’Agenzia delle Entrate, entro il prossimo 31 gennaio, l’impronta digitale per la conservazione sostitutiva dei documenti contabili. Con il provvedimento emanato il 25 ottobre 2010, l’Agenzia intendeva dare attuazione a quanto disposto dall’art. 5 del DM 23 gennaio 2004, che consente di utilizzare l’impronta digitale, a validità illimitata, per sostituire le marche temporali che, invece, sono da rinnovare ogni 5 anni.

“Ma negli ultimi 6 anni – denuncia Bodini –, il quadro normativo è decisamente cambiato. Nel 2009, la validità delle marche temporali ...

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