Europa in fase di lenta ripresa
Le manovre fiscali adottate dai Paesi dell’eurozona producono per quest’anno, e anche per il prossimo, un impatto negativo sulla crescita
Negli ultimi tempi, l’allargamento della crisi debitoria nell’eurozona, gli interventi straordinari di politica monetaria di Fed e Bce, insieme ai “downgrade” di massa rifilati dalle tanto discusse società di rating, hanno relegato in secondo piano l’analisi dei dati macroeconomici, il cui monitoraggio risulta essenziale per conoscere l’attuale stato di salute dell’economia, nonché le prospettive della sua evoluzione (segui agenda macro su www.aritma.eu).
In linea generale, si è soliti classificare i dati in due categorie: gli indicatori “leading” o anticipatori e gli indicatori “lagging” o di conferma. La differenza sostanziale tra le due tipologie risiede nel fatto che i primi offrono segnali sulle prospettive di crescita future,
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