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FISCO

L’accertamento con adesione può «salvare» dall’evasione fiscale

Secondo la Cassazione, l’accertamento con adesione aveva ridotto l’importo preteso dall’Ufficio ben al di sotto della soglia di punibilità

/ Vincenzo CRISTIANO

Mercoledì, 15 febbraio 2012

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5640 depositata ieri, pur sostenendo la tesi dell’autonomia di valutazione del giudice penale rispetto all’atto impositivo, ha confermato la mancata sussistenza degli elementi tipici della dichiarazione fraudolenta in capo a quel contribuente che, aderendo all’accertamento con adesione, aveva fatto scendere sensibilmente al di sotto della soglia di punibilità l’importo preteso dalla competente Amministrazione finanziaria.

La Suprema Corte, dopo aver circoscritto l’ambito applicativo del giudicato alle ipotesi normative contenute negli articoli 4 e 5 del DLgs. n. 74/2000, e riconoscendo alla soglia rappresentata dall’ammontare dell’imposta evasa una condizione oggettiva di punibilità (come tale, fuori dalla

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