Contratto a termine disincentivato nella riforma del mercato del lavoro
Per valorizzare il contratto a tempo indeterminato, la riforma introduce regole più rigide per i contratti alternativi e incrementa il costo del lavoro
Il capo II del Ddl. di riforma del mercato del lavoro (da ieri all’esame della Commissione Lavoro) è dedicato alla modifica delle tipologie contrattuali. Si tratta di una parte rilevante del progetto governativo, che, al pari dell’intervento sulla flessibilità “in uscita” (le modifiche all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori), sta suscitando reazioni opposte. Per i sostenitori della riforma (cfr. la Relazione illustrativa), si tratta di innovazioni volte a “realizzare un mercato del lavoro dinamico e inclusivo, idoneo a contribuire alla creazione di occupazione […] e alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione”, attraverso la valorizzazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato come “contratto dominante” e il contrasto ...
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