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IL CASO DEL GIORNO

La scarsa liquidità finanziaria può inibire le sanzioni tributarie

/ Alfio CISSELLO

Mercoledì, 19 settembre 2012

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In tempi di crisi economica come questo, è quantomai opportuno interrogarsi sulla possibilità di sostenere la non applicabilità delle sanzioni amministrative tributarie a causa del dissesto finanziario in cui si trova l’azienda, ovvero a causa del suo stato di anche solo temporanea illiquidità.

Prima della riforma apportata al sistema sanzionatorio dai decreti legislativi del 1997, l’art. 95, comma 7, del DPR 602/73 prevedeva, per lo specifico caso degli omessi versamenti di imposte iscritte a ruolo, tra l’altro ora non più sanzionabili, che “non si fa luogo all’applicazione della pena pecuniaria se il contribuente prova che il mancato pagamento è stato determinato da impossibilità economica”.
Il DLgs. 472/97 non ha riproposto tale esimente, ma, nell’art.

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