Falso in attestazioni e relazioni in vigore tra molti dubbi
La «rilevanza» delle informazioni appare da riferire anche alla condotta commissiva, ma il concetto resta eccessivamente generico
La nuova fattispecie di falso in attestazioni e relazioni – prevista dall’art. 236-bis del RD 267/42, come inserito dall’art. 33 comma 1 lett. l) del DL 83/2012 convertito (in vigore dall’11 settembre 2012) – presenta profili di incertezza sia con riguardo alla ricostruzione della condotta che in relazione all’elemento soggettivo richiesto.
Le condotte penalmente rilevanti si sostanziano nell’esposizione di informazioni false ovvero nell’omesso riferimento di informazioni “rilevanti”. In relazione a tali condotte alternative si è evidenziato che la prima (quella di “esposizione”) ha natura commissiva, e non può prescindere dunque da un comportamento attivo del soggetto qualificato, che consiste nel riferire informazioni non vere (con ...
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