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LETTERE

È possibile conoscere l’entità dei compensi del CNDCEC?

Lunedì, 18 febbraio 2013

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Caro Direttore,
mi riallaccio alla lettera del collega Beccarello (si veda “È ora di aggiornare le regole che governano il CNDCEC”), per condividerne integralmente il contenuto.

Al di là del fatto se la decisione del Ministero in merito al commissariamento del Consiglio Nazionale sia giusta o meno, è evidente il danno di immagine e di sostanza che è stato provocato a tutti noi professionisti dagli spiacevoli episodi verificatisi a seguito delle elezioni del consiglio nazionale.
È evidente che qualcuno ha sbagliato e le ripercussioni sono pesanti. È altrettanto evidente che coloro che hanno compiuto questi “errori” non dovrebbero ripresentarsi alle elezioni. Lo esigerebbe il buon senso. E se il Ministero, come pare, ha sbagliato nelle proprie decisioni, qualcuno dovrebbe chiederne conto.

Detto questo, il problema è molto più ampio, come accennava giustamente il collega: il problema è che in un momento storico come questo, nel quale ci sarebbe bisogno del massimo sforzo da parte di tutti noi professionisti per inserirsi nei dibattiti attorno alle prossime politiche fiscali, la nostra categoria non può nemmeno farsi sentire: non abbiamo il Consiglio Nazionale.

Ma anche se lo avessimo, dubito che la sua voce sarebbe determinante come, al contrario, dovrebbe essere.
Qualche Presidente di Ordine locale, per fortuna, fa proprie alcune istanze a nome di tutta la categoria: apprezzabile, anche se ancora molto poco.
Manca ancora quella voce forte che tutti noi auspichiamo. Manca la capacità di parlare con una sola voce allo Stato ed ai suoi rappresentanti, indicando le vie da percorrere per arrivare ad un Fisco più equo e più giusto. E chi meglio di noi potrebbe farlo?

Chiudo, riprendendo la sua risposta al collega Beccarello: al di là dei compensi, è evidente che devono esserci forti interessi economici a ricoprire certe cariche se si assiste a certe “battaglie”. Ma, detto questo, è possibile in nome della trasparenza sapere una volta per tutte l’entità dei compensi del Presidente e dei Consiglieri nazionali? Giuro che in oltre dieci anni di professione non l’ho ancora capito. Almeno ci facciamo un’idea. È possibile? O è chiedere troppo al nostro Consiglio?


Federico Sarti
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Prato

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