ACCEDI
Martedì, 17 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Nell’avviso di accertamento non solo la motivazione, ma anche le prove

Altrimenti, si violerebbe il diritto di difesa e di azione, oltre al venir meno del principio di imparzialità e buon andamento, sanciti dalla Costituzione

/ Alberto MARCHESELLI

Lunedì, 25 marzo 2013

x
STAMPA

download PDF download PDF

Una recente sentenza di merito fornisce un interessante spunto per riflettere sulla differenza tra motivazione e prova dell’avviso di accertamento.

In particolare, con la sentenza 4 marzo 2013 n. 59/3/13, la C.T. Prov. di Reggio Emilia (si veda “Per la rettifica di valore dell’immobile va allegato l’atto «confrontato»” del 18 marzo) affronta – e risolve molto condivisibilmente – una questione ricorrente: quali siano gli oneri incombenti sull’Agenzia che intenda rettificare il valore di un immobile ai fini dell’imposte d’atto (registro, ecc.), basandosi sul confronto con il valore di immobili similari.
La decisione è molto importante non solo per l’imposta di registro, ma anche perché afferma un principio fondamentale applicabile in via generale ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU