Impresa familiare difficilmente sindacabile dal Fisco
Per disconoscere l’attribuzione del reddito al collaboratore familiare, va dimostrata l’insussistenza del requisito di attività continuativa e prevalente
L’impresa familiare, sotto il profilo civilistico, è disciplina dall’art. 230-bis c.c., che, in realtà, non reca una puntuale definizione della fattispecie, limitandosi a stabilire il diritto al mantenimento ed alla partecipazione agli utili del familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e sempreché esso non sia riconducibile ad altre forme di lavoro (ad es. subordinato).
Sotto il profilo fiscale, l’art. 5, comma 4 del TUIR dispone che i redditi delle imprese familiari, limitatamente al 49% dell’ammontare risultante dalla dichiarazione dei redditi dell’imprenditore, sono imputati a ciascun familiare, che abbia prestato in modo continuativo ...
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