Sanzionabile la mancata indicazione della dichiarazione d’intento in fattura
Per la Cassazione non si può trattare di violazioni meramente formali, essendo strumentali ai controlli
La sentenza 22178 depositata lo scorso 27 settembre, ha affermato che le omesse annotazioni in fattura nonché la mancata registrazione delle dichiarazioni d’intento costituiscono violazioni sanzionabili, in quanto non meramente formali.
Per i giudici, le violazioni indicate sono strumentali ad incidere sui controlli e, “a cascata”, sul versamento delle imposte.
Questa conclusione desta non poche perplessità, specie alla luce del contesto normativo in cui le dichiarazioni di intento sono inserite.
Per l’omesso/tardivo invio della dichiarazione d’intento, o invio con dati incompleti o inesatti, il cedente è sanzionato dall’art. 7 del DLgs. 471/97 con una pena che va dal 100% al 200% dell’imposta.
La fattispecie esaminata dalla sentenza non sembra però riguardare
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