ACCEDI
Venerdì, 20 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Per dimostrare fatture false, non bastano indizi su irregolarità fiscali e contabili

«Scatta» la prova contraria del contribuente solo se il possesso di regolare fattura è scalfito da una prova presuntiva grave, precisa e concordante

/ Michele IAVAGNILIO

Lunedì, 21 luglio 2014

x
STAMPA

download PDF download PDF

La sentenza della Corte di Cassazione n. 16338/2014 ritorna sulla ripartizione dell’onere della prova in ipotesi di operazioni (soggettivamente ed oggettivamente) inesistenti per le quali risulta precluso il diritto alla detrazione dell’IVA.

L’arresto è importante poiché precisa, in modo netto, che l’esistenza di indizi, in ordine alla falsità delle fatture, non può essere meramente evocata dall’Amministrazione finanziaria, ma va correttamente desunta dalle disposizioni in tema di accertamento, segnatamente l’art. 54, comma secondo del DPR n. 633/1972 (e l’art. 39, comma primo, lett. d) del DPR n. 600/1973 per le imposte dirette), laddove è prescritto che l’infedeltà della dichiarazione può essere dimostrata sulla base di presunzioni, purché siano ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU