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LETTERE

Quando il Comune è attento alle esigenze del contribuente

Venerdì, 8 agosto 2014

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Spettabile Redazione,
scrivo per segnalare il lodevole atteggiamento del Comune di Limone Piemonte (l’unico di cui sia a conoscenza), che ha inviato meno di dieci giorni fa, ad un mio cliente, una lettera nella quale era evidenziato che, sulla base della banca dati del Comune medesimo, erano presenti alcune anomalie relative al versamento IMU dell’anno 2013, spiegando altresì che, qualora queste anomalie fossero effettivamente sussistenti, il contribuente avrebbe potuto sanarle con l’istituto del ravvedimento operoso.

Effettivamente, il Comune aveva deliberato l’aliquota IMU per l’anno 2013 solamente il 28 novembre 2013 (e cioè solo pochi giorni dopo che il mio studio, diligentemente e faticosamente, aveva verificato che non fossero state emanate fino a quel momento delibere modificative dell’aliquota IMU vigente), passando da 0,87 % a 0,97%, mentre il contribuente aveva calcolato (e pagato) l’IMU sulla scorta dell’aliquota non più in vigore.

È ben vero che, in un Paese civile (in spregio allo Statuto del Contribuente e contro ogni buon senso), non è normale giungere al 28 novembre per deliberare un’aliquota IMU per l’anno in corso e relativamente alla quale già precedentemente, nel mese di giugno, era stato pagato un acconto e dopo pochi giorni si sarebbe dovuto pagare un saldo: questa è la vera anomalia.

Tuttavia, il comportamento del Comune mi è parso lodevolmente riparatore e inquadrabile in un corretto rapporto tra Fisco e contribuente: infatti, il contribuente ha pagato quanto doveva con la minima sanzione prevista dal ravvedimento operoso e il Comune ha avuto subito i denari dell’imposta, senza dover notificare (magari dopo anni) un avviso di accertamento e istruire così una pratica amministrativa con spreco di risorse umane ed economiche.

Capisco pure che la linea tenuta dal Comune in materia di imposte locali (considerati gli importi e le fattispecie trattate) sia difficilmente esportabile in altri settori (e con altri interlocutori) come le imposte dirette e l’IVA, ma mi sembra ugualmente un passo in avanti.


Andrea Toncini
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Genova

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