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FISCO

Nuove dichiarazioni d’intento con favor rei «in salita»

L’art. 3 del DLgs. 472/97 fa salva la diversa indicazione di legge, che pare presente nel decreto semplificazioni fiscali

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 25 novembre 2014

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In base all’art. 20 del decreto semplificazioni fiscali (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), che ha modificato gli artt. 1 del DL 746/83 e 7 comma 4-bis del DLgs. 471/97, è stato “spostato” dal cedente al cessionario l’obbligo di trasmissione delle dichiarazioni d’intento all’Agenzia delle Entrate.

Nel sistema pregresso, ai sensi degli artt. 1 comma 1 lett. c) del DL 746/83 e 7 comma 4-bis del DLgs. 471/97, se il cedente non trasmetteva le dichiarazioni d’intento ricevute dal cessionario all’Agenzia delle Entrate o le inviava con dati errati, era prevista una sanzione dal 100% al 200% dell’imposta (in virtù di un espresso rinvio al comma 3, concernente le operazioni in regime di non imponibilità in assenza della dichiarazione

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