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Decreto ingiuntivo, registro fisso se opera l’alternatività

Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate, precisando che, ove il decreto enunci una fideiussione non registrata, essa va tassata secondo le norme sull’enunciazione

/ Anita MAURO

Venerdì, 2 gennaio 2015

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Alla registrazione del decreto ingiuntivo esecutivo recante la condanna al pagamento di corrispettivi soggetti ad IVA si applica l’imposta di registro in misura fissa.
La medesima regola trova applicazione anche ove il decreto ingiuntivo rechi condanna al pagamento sia del debitore principale che del fideiussore, in applicazione del principio della unicità della tassazione dei decreti ingiuntivi.
Quanto fin qui affermato non esclude, tuttavia - conclude l’Agenzia - che il riferimento, operato nel decreto ingiuntivo, alla fideiussione, possa integrare l’enunciazione di un atto non registrato che, pertanto, deve essere assoggettato ad imposta di registro a norma dell’art. 22 del DPR 131/86. 
Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, nella ris. 31 dicembre 2014 n. 119, ...

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