Il delitto di contrabbando può realizzarsi con un uso fraudolento del deposito IVA
Lo ribadisce la Suprema Corte, che torna a considerare l’imposta come «diritto di confine»
L’art. 292 del DPR 43/1973 (anche noto come Testo Unico sulla legge doganale o TULD) sanziona le condotte di sottrazione di merci al pagamento dei diritti di confine, “con la multa non minore di due e non maggiore di dieci volte i diritti medesimi”. Su tale delitto di contrabbando si è pronunciata ieri la Cassazione, con la sentenza n. 26202.
È acceso da tempo il dibattito sull’equiparazione dell’IVA all’importazione a un “diritto di confine” e sul connesso rapporto tra il reato di contrabbando e quello di omesso versamento dell’imposta all’importazione, a seguito del mancato pagamento di tale tributo sugli acquisti di merci extracomunitarie. L’art. 70 del DPR 633/72 disciplina, infatti, l’evasione sul valore aggiunto ...
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