ACCEDI
Sabato, 24 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

La Consulta è chiamata a pronunciarsi su reati tributari e «ne bis in idem»

Secondo l’ordinanza del Tribunale di Bologna non possono disattendersi i criteri interpretativi delineati dalla CEDU

/ Maria Francesca ARTUSI

Venerdì, 17 luglio 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’ordinanza del Tribunale di Bologna del 21 aprile 2015 n. 136, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie Corte Costituzionale il 15 luglio, pone alla Consulta alcune questioni in relazione alla problematica del c.d. ne bis in idem nel caso di cumulo di sanzioni penali e amministrative conseguenti ad un illecito tributario.

Il giudice bolognese dichiara rilevante e non manifestamente infondata, la questione di legittimità costituzionale “per violazione dell’art. 117 comma 1 Cost., in relazione all’art. 4 del protocollo n. 7 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, dell’art. 649 c.p.p., in relazione all’art. 10-ter del DLgs. n. 74/2000, nella parte in cui non prevede l’applicabilità della disciplina ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU