Salvi gli atti di controllo, ma solo con accertamento entro fine anno
Il nuovo schema di decreto sulla «certezza del diritto» modifica la decorrenza sul problema del raddoppio dei termini
Il Governo, recependo alcune osservazioni mosse dalle commissioni parlamentari, ha approvato ieri in sede di secondo esame preliminare il nuovo schema di decreto sulla “certezza del diritto”, specificando l’ambito applicativo del raddoppio dei termini per violazioni penali tributarie, nonché la fase transitoria.
Per prima cosa, si conferma, in coerenza con quanto sancito nell’art. 8 comma 2 della L. 23/2014, che il raddoppio opera a condizione che la denuncia penale, per reati rientranti nel DLgs. 74/2000, sia presentata o trasmessa entro la scadenza ordinaria del termine.
Ciò si è reso necessario per evitare che gli uffici finanziari, forti del diverso orientamento espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 247/2011, abbiano a disposizione un tempo eccessivamente ...
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