ACCEDI
Martedì, 10 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Riduzione dei debiti, nessuna previsione per gli imprenditori «non fallibili»

La disciplina considera le procedure estere equivalenti, ma non quelle italiane di cui alla L. 3/2012

/ Michele BANA

Mercoledì, 14 ottobre 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’art. 88 comma 4-ter del TUIR, introdotto dall’art. 13, comma 1, lett. a) del DLgs. 147/2015 ed applicabile a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 7 ottobre 2015, stabilisce, per le sopravvenienze attive da riduzione dei debiti, un regime fiscale differenziato a seconda della natura dello strumento di soluzione della crisi che le ha generate.

In particolare, è prevista la totale non imponibilità per quelle derivanti da concordato fallimentare o preventivo liquidatorio, oppure da procedure estere equivalenti, previste in Stati o territori con i quali esiste un adeguato scambio di informazioni; diversamente, è stabilita soltanto una parziale detassazione – per la quota eccedente la sommatoria delle perdite pregresse e di periodo di cui all’art. ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU