Riduzione dei debiti, nessuna previsione per gli imprenditori «non fallibili»
La disciplina considera le procedure estere equivalenti, ma non quelle italiane di cui alla L. 3/2012
L’art. 88 comma 4-ter del TUIR, introdotto dall’art. 13, comma 1, lett. a) del DLgs. 147/2015 ed applicabile a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 7 ottobre 2015, stabilisce, per le sopravvenienze attive da riduzione dei debiti, un regime fiscale differenziato a seconda della natura dello strumento di soluzione della crisi che le ha generate.
In particolare, è prevista la totale non imponibilità per quelle derivanti da concordato fallimentare o preventivo liquidatorio, oppure da procedure estere equivalenti, previste in Stati o territori con i quali esiste un adeguato scambio di informazioni; diversamente, è stabilita soltanto una parziale detassazione – per la quota eccedente la sommatoria delle perdite pregresse e di periodo di cui all’art. ...
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