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Domenica, 22 giugno 2025

LETTERE

Se si pagasse solo con bonifico, le banche dovrebbero operare la ritenuta

Martedì, 5 aprile 2016

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Gentile Redazione,
ho letto con molto piacere le proposte dei miei colleghi in materia di sostituto d’imposta pubblicate sui numeri di Eutekne.info del 26 marzo (si veda “La ritenuta alla fonte sul reddito da lavoro autonomo sarebbe da eliminare”) e del 2 aprile (si veda “Ritenuta su redditi da lavoro autonomo da applicare al momento del bonifico fiscale”).

Ho apprezzando molto il loro coraggio nell’avanzare ipotesi di semplificazione che presuppongono una forte rottura con le attuali regole. Ritengo con molta convinzione che oggi la modernità, accompagnata da una forte volontà politica, consentirebbe di ottenere enormi benefici non solo per lo sfoltimento di inutili adempimenti, ma anche per la nostra economia nel suo complesso.

Infatti non vedo grossi problemi se i titolari di partita IVA (compresi i condomini e gli altri sostituti d’imposta) fossero obbligati per legge ad effettuare pagamenti nei confronti dei professionisti esclusivamente attraverso il bonifico. Sarà la banca a operare la ritenuta con tutta una serie di vantaggi che sono stati già illustrati dai colleghi.
Proporrei solo la riduzione dell’aliquota dal 20% al 10% onde evitare la cronicità del credito che tutti i professionisti sono costretti a sopportare.

Ma vorrei essere ancora più rivoluzionario. Perché non estendere tale proposta anche per il pagamento dei dipendenti?
L’azienda ordina alla banca di prelevare dal suo conto l’importo lordo, mentre sul c/c del dipendente arriva il netto, allo Stato l’IRPEF e all’INPS i contributi. Le aziende vedrebbero diminuire gli adempimenti burocratici, il sistema fiscale e previdenziale otterrebbe dei benefici in termini di cassa, il sistema giudiziario vedrebbe annullarsi il contenzioso legato al reato dell’appropriazione indebita.

Sicuramente andrà peggio alle imprese in crisi che utilizzano indebitamente questa leva per autofinanziarsi. Ma in questi casi, a mio parere, si potrebbe prevedere la possibilità di richiedere preventivamente (evitando quindi gli aggi di Equitalia) la rateizzazione delle somme dovute. Diversamente, per gli amministratori si tratterà di prendere coscienza con un po’ di anticipo che è giunta l’ora di chiudere i battenti.

Proposte utopiche? No, direi proposte... coraggiose!


Piero Ciampolini
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze

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