Legittimo il contributo unificato «duplicato» dal ricorso cumulativo
La Corte Costituzionale dichiara inammissibile la questione di legittimità, e non entra nel vivo della problematica
A seguito della L. 147/2013, l’art. 14 comma 3-bis del DPR 115/2002 stabilisce: “nei processi tributari, il valore della lite, determinato, per ciascun atto impugnato anche in appello, ai sensi del comma 2 dell’articolo 12 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, e successive modificazioni, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni del ricorso, anche nell’ipotesi di prenotazione a debito”.
Con ciò il legislatore ha voluto sancire, in maniera netta, che la quantificazione del contributo unificato atti giudiziari, nel processo tributario, è sempre connessa all’atto impugnato. Non ha rilevanza che il contribuente impugni i diversi atti con un ricorso, o con il c.d. ricorso cumulativo (impugnazione mediante la quale si
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