Immobili soggetti a vincolo indiretto non agevolati come quelli d’interesse culturale
Per la Consulta nei due casi cambia l’oggetto di protezione ed è quindi legittimo il diverso regime impositivo
Con sentenza n. 111/2016, la Corte Costituzionale si è occupata nuovamente del differente trattamento tributario tra gli immobili di interesse storico o artistico e quelli sottoposti a prescrizioni di tutela indiretta, escludendo questi ultimi dalle agevolazioni fiscali previste per gli immobili a vincolo diretto.
Nello specifico la C.T. Reg. di Roma è stata chiamata a decidere l’appello proposto dalla contribuente (perché titolare del diritto reale di usufrutto) di un immobile oggetto di “prescrizioni di tutela indiretta”, ai sensi dell’art. 21 della L. n. 1089/1939 (ora artt. 45 e ss. del DLgs. n. 42/2004), a salvaguardia e tutela di una basilica che è compresa tra i beni (cosiddetti a vincolo “diretto”) di cui agli artt. 2 e 3 della stessa L. n. 1089/1939
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