Società estere di trading con segnalazione in UNICO
Da superare l’estensione della disciplina CFC alle controllate non residenti che effettuano vendite di beni infragruppo
Con la circolare n. 35 dello scorso 4 agosto 2016 è stata, probabilmente, persa un’occasione per mettere chiarezza sulla controversa questione delle società di trading che fanno capo a capogruppo italiane.
Il problema nasce dalla formulazione dell’art. 167 comma 8-bis del TUIR, che fa rientrare tra le controlled foreign companies le società che, contestualmente, presentano un livello di tassazione effettiva inferiore al 50% di quello italiano e conseguono oltre il 50% dei loro proventi da dividendi, interessi, royalties e prestazioni di servizi infragruppo. Nonostante la norma menzioni solo le prestazioni di servizi, la prassi dell’Agenzia delle Entrate (circolare n. 28 del 21 giugno 2011, § 3) ha esteso questa nozione sia alle lavorazioni prestate ad altre società del gruppo, ...
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