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LETTERE

Suggerimenti per una maggiore trasparenza di Ordini e Consiglieri

Giovedì, 6 ottobre 2016

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Spettabile Redazione,
considerato che oggi si sente parlare, ma ancor più vi è necessità, di trasparenza, ritengo che chi ci rappresenta – sia nel Consiglio nazionale sia nei Consigli locali – debba dare personalmente, se non già dato, un segnale di chiarezza, andando anche al di là del minimo previsto da norme cogenti attuali e future.

È in tale ottica, prendendo spunto sia dalla legge 5 luglio 1982 n. 441 (Anagrafe patrimoniale), sia dal decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 (trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), che ritengo che ciascun consigliere eletto, al momento di accettazione di carica, debba fornire:
- curriculum redatto in conformità al modello europeo;
- elenco degli incarichi per funzioni di sindaco, di revisore legale, di amministratore di società e altri enti di diritto privato o pubblico, di arbitro in collegi arbitrali, di perito, di curatore, di consulente la cui nomina è riscontrabile al Registro delle imprese oppure trae origine da nomina/segnalazione da parte di un ente pubblico, di un ordine professionale e di un tribunale;
- il compenso comunque denominato relativo ad ogni incarico comunicato.
L’elenco di incarichi e compensi dovrebbe poi essere aggiornato almeno una volta all’anno e, da ultimo, 15 mesi successivi alla decadenza di consigliere, con riferimento alla situazione in essere alla data dell’ultimo giorno del dodicesimo mese successivo alla decadenza di consigliere.

La documentazione fornita da ogni consigliere verrebbe poi pubblicata sul sito dell’Ordine di appartenenza e sarebbe consultabile da parte di chiunque.

Per quanto riguarda i Consigli degli Ordini, ritengo che costoro – sempre nell’ottica di trasparenza – debbano pubblicare sul proprio sito anche un elenco degli incarichi affidati da detti Consigli a professionisti (commercialisti, avvocati...), ad esempio per incarichi in collegi arbitrali, e un elenco dei nominativi segnalati a soggetti terzi per eventuali incarichi da affidare.
Anche il suddetto elenco dovrebbe avere un aggiornamento con cadenza almeno annuale ed essere consultabile da parte di chiunque.

Ritengo che certamente, in un’ottica di vera trasparenza, i miei modesti suggerimenti potranno trovare un miglioramento e ritengo in ogni caso che il Consiglio nazionale, volendo portare avanti l’argomento in questione in maniera esaustiva, saprà trovare la strada giusta in modo tale che tutti gli Ordini procedano in tal senso attenendosi a puntuali e rispettate direttive emanate dal CNDCEC.

Concludo segnalando che, da alcune ricerche fatte sui portali degli Ordini, si può riscontrare che la mia impostazione per alcuni ODCEC rappresenterebbe una modesta integrazione, ma per altri una notevole novità.


Eric Quartara
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino

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