Omesse ritenute previdenziali con momento consumativo da verificare
La Cassazione conferma l’orientamento che distingue tra diverse ipotesi in ragione della nuova struttura quantitativo/temporale del reato
La Suprema Corte, nella sentenza n. 649/2017, riprendendo fedelmente le motivazioni della pronuncia n. 37232/2016, ha ribadito che il legislatore, con il DLgs. n. 8/2016, stabilendo che l’omesso versamento delle ritenute previdenziali integra il reato di cui all’art. 2 comma 1-bis del DL n. 463/1983 ove l’importo sia superiore a 10.000 euro annui, non si è limitato semplicemente a introdurre un limite di “non punibilità” delle condotte lasciando inalterato, per il resto, l’assetto della precedente figura normativa (che non prevedeva alcun limite), ma ha configurato tale superamento, strettamente collegato al periodo temporale dell’anno, quale vero e proprio elemento caratterizzante il disvalore di offensività che viene a segnare, tra l’altro,
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