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FISCO

Conferimento di ramo d’azienda e cessione quote senza abuso del diritto

La Corte di Cassazione nega che tale sequenza di atti possa essere riqualificata in cessione di azienda

/ Anita MAURO

Sabato, 28 gennaio 2017

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Esaminando una complessa operazione societaria, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2054, depositata ieri, torna a pronunciarsi sulla corretta interpretazione dell’art. 20 del DPR 131/86 e sulla sua (pretesa) natura di norma antielusiva.

La questione che dà luogo al giudizio potrebbe essere così brevemente riassunta.
La società A conferisce, con due diversi atti, due rami d’azienda in due diverse nuove società (la società B e la società C), ottenendo, così, quote di partecipazione nelle due predette società. Dopo qualche tempo, la medesima società A (conferente) cede a due diverse società (la società D e E) le quote di partecipazione nelle società B e C, ricevute a seguito dei citati conferimenti.

L’Agenzia delle Entrate riqualifica tali atti in cessioni di rami d’azienda ...

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