Particolare cautela nelle frodi in operazioni soggette a reverse charge
L’intento non può essere quello di evadere l’IVA ma di acquistare a prezzi vantaggiosi
Varie volte, anche di recente, abbiamo criticato la prassi, spesso utilizzata dagli uffici finanziari, consistente nel disconoscere il diritto di detrazione IVA nei confronti di tutti soggetti che risultano, ad un esame solo formale ed estrinseco della fattispecie, coinvolti nelle frodi carosello (si veda “Onere della prova rigido nei caroselli piramidali” del 6 aprile 2017).
In breve, il recupero dell’imposta viene attuato anche ai livelli più bassi della catena, quindi nei confronti dei clienti finali, che ben possono essere assolutamente ignari del fatto che, a monte, uno o più soggetti abbiano acquistato da società filtro oppure da vere e proprie cartiere.
Può però accadere che l’oggetto delle transazioni commerciali riguardi fattispecie soggette a reverse charge,
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